Le articolazioni colpite
dall'artride reumatoide presentano i
classici
dell’infiammazione: tumor, dolor, rubor, calor e functio lesa e con il
perdurare dell'infiammazione vanno incontro ad esiti deformanti.
Le
mani rappresentano il
distretto più precocemente colpito e che più frequentemente può andare
in corso
a sviluppo di deformità. Le interfalangee distali sono raramente
coinvolte, più
spesso sono coinvolte le interfalangee prossimali e le
metacarpofalangee e tra
queste più spesso quelle del II e III dito. Le malformazioni che si
verificano
a livello delle mani sono:
dita a colpo di vento:
lussazione
volare delle falangi prossimali sulle
ossa metacarpali con stiramento e scivolamento laterale del tendine
estensore
dita ad asola:
iperflessione
delle interfalangee prossimali con iperestensione delle distali
dita a collo di cigno:
iperflessione delle interfalangee distali con iperestensione delle
prossimali
pollice a Z:
iperflessione
della metacarpo falangea ed iperestensione della interfalangea.
gobba di dromedario:
lussazione
volare dei metacarpi sul carpo
gobba di cammello:
gobba di
dromedario + sublussazione delle falangi prossimali sulle teste
metatarsali
A livello
dei polsi
si possono
osservare
Caput ulnae (e
segno del
pianoforte): sublussazione dorsale dell’estremità distale dell’ulna
Mano benedicante:
caput ulnae
più dorsalizzazione del tendine estensore del V dito.
A livello
del gomito
le
deformità sono rare, manifestazione precoce è la limitazione dolorosa
del
movimento di estensione che può esitare nelle fasi avanzate in una
anchilosi in
flessione.
A livello
delle spalle
il
coinvolgimento si manifesta con dolore e limitazione funzionale, più
raramente
versamento anteriore.
Per
quanto riguarda gli arti
inferiori sono frequentemente coinvolti i piedi con interessamento
primario dell’avampiede
che si manifesta inizialmente con metatarsalgia, poi con franca artrite
e poi
con deformità:
crollo dell’arcata trasversa
con appoggio durante la deambulazione delle testa metatarsali II, III e
IV con
ipercheratosi della cute sovrastante. (in
condizioni normali il carico è supportato solo da I e V);
L’interessamento
del tarso
può
determinare anche il crollo
dell’arcata plantare longitudinale,
l’interessamento del retropiede
è poco frequente e si manifesta con i segni
dell’infiammazione e limitazione dei movimenti di inversione ed
eversione del
piede che possono rendere difficoltoso se non impossibile il camminare
su
terreni irregolari.
La caviglia
è coinvolta di rado
con tumefazione parachillea e/o paramalleolare e limitazione della
flessione
del piede.
Il ginocchio
è interessato
spesso e precocemente con versamento evidente (ballottamento rotuleo
positivo),
formazioni di cisti di
Baker nel cavo popliteo, limitazione della flesso
estensione, instabilità articolare per lassità dei legamenti (i
collaterali più
frequentemente dei crociati con i relativi segni del var-valgo stress e
del
cassetto anteriore e posteriore), fino alla deformità in varo o in
valgo.
Le
articolazioni coxofemorali
sono colpite in 1/3 dei casi con dolore inguinale irradiatesi al
ginocchio,
compromissione dei movimenti ed in ultimo anchilosi.
La colonna
vertebrale è
coinvolta di rado ma può essere particolarmente grave in caso di
interessamento
dell’articolazione
atlodontoidea (articolazione tra I e II vertebra cervicale
che d fatto connette colonna vertebrale e cranio): la sinovite atlodontoidea può
determinare
erosione del dente (seconda vertebra cervicale) con successiva
sublussazione
del dente e compressione midollare.
Con
l’evoluzione della
patologia i fenomeni infiammatori si estendono anche alle strutture
pararticolari con tumefazione dei tessuti molli
periarticolari, tenosinoviti (infiammazioni dei tendini che possono
rappresentare
anche la prima manifestazione si estrinsecano con dolore, dolorabilità
e
tumefazione lungo il decorso dei tendini, ed in ultimo anche con del
tendine),
noduli reumatoidi nelle guaine tendinee, borsiti (più frequenti in
gomito,
spalla e coxofemorale).
In corso
di artrite reumatoide
possono presentarsi anche manifestazioni anche extrarticolari
dovute a
localizzazioni a distanza del processo infiammatorio reumatoide,
complicanze
dell’artrite reumatoide, sindromi associate all’artrite reumatoide e
complicanze della terapia.
Per una disamina più dettagliata delle manifestazioni a carico delle
singole articolazioni e delle deformità vedere la pagina "AR manifestazioni
extrarticolari" che segue.